Mavic 3T Enterprise, equipaggiato con un modulo RTK per una precisione di livello centimetrico, dotato di fotocamera grandangolare, lunghezza focale equivalente di 24 mm, 48 MP, Teleobiettivo lunghezza focale equivalente di 162 mm, 12 MP, zoom ibrido a 56×, Fotocamera termica, DFOV: 61°, lunghezza focale equivalente di 40 mm, risoluzione 640 × 512
Esecuzione di monitoraggi delle acque interne con DIANA (Drone Idrografico Ambientale Natante Autonomo), natante robotizzato “unmanned” (Unmanned Surface Vehicle, USV) a pilotaggio remoto in grado di effettuare e registrare misurazioni multiparametriche (Ossigeno disciolto,Conducibilità, T, pH, Potenziale REDOX, TDS, Resistività, Salinità, gravità specifica dell'acqua salata, etc..), prelevare campioni da analizzare in laboratorio, misurare la profondità con ecoscandaglio per ogni punto indagato georeferendo il dato con GPS e scansionare oggetti immersi restituendo una fotografia dettagliate di questi ultimi con Side Scan Sonar.
Materia3 impiega il Drone Idrografico Ambientale Natante Autonomo (DIANA) per la caratterizzazione delle matrici ambientali costituite dalle acque interne, specchi d’acqua superficiali, laghi, laghi costieri, corsi d’acqua, canali, bacini artificiali. Lo scopo finale delle indagini che DIANA può effettuare è quello di raccogliere dati scientifici puntuali ai fini di una progettazione approfondita degli interventi di riqualificazione ambientale e/o di effettuare monitoraggi chimici per la caratterizzazione di fenomeni come, ad esempio, l’eutrofizzazione e/o monitoraggi di interventi di bonifica ante operam, in corso d’opera e post operam per valutarne l’efficienza reale. L’utilizzo del drone natante ambientale basato su tecnologia USV (Unammed Surface Veichle) e la strumentazione tecnologica applicata ad esso permettono l’acquisizione di dati idrodinamici e idrochimici per la caratterizzare in continuo di specchi d’acqua anche molto vasti impostando percorsi predefiniti percorribili più volte ripetendo le misurazioni con il supporto di un sistema GNSS differenziale a doppia frequenza per un monitoraggio nel tempo. I dati raccolti vengono trasmessi in tempo reale direttamente all’operatore a terra ma possono essere anche registrati e lavorati in post produzione per creare batimetrie, mappe delle isoconcentrazioni di determinati parametri chimici e scansioni di oggetti sul fondo degli specchi d'acqua georiferendo tutti i set di indagine. La propulsione elettrica a spostamento d’aria oltre ad essere ecologica, grazie all’assenza di eliche immerse, garantisce che le misurazioni e i campionamenti possano avvenire senza interferire con il campionamento stesso.
Materia 3 srl è dotata di un Elettromagnetometro Profiler Nemfis “AEMP-14” multiarray in grado di misurare rapidamente la conducibilità dei terreni, consentendo di ubicare i valori anomali imputabili a corpi sepolti, strutture interrate, stratificazioni o agglomerati fluidi a profondità comprese tra 0 e 8/10 metri circa. Veloce, leggero e pratico da utilizzare da un solo operatore, può coprire un ettaro di rilievo in poco tempo. I dati georeferenziati con il GPS integrato possono essere visualizzati durante l'acquisizione. Profiler “AEMP-14” lavora su un massimo di 14 differenti frequenze selezionabili dall'operatore. Per ogni frequenza si ottiene una mappa della conducibilità del terreno e una del gradiente magnetico. Profiler “AEMP-14” lavora su un massimo di 14 differenti frequenze selezionabili dall'operatore. Per ogni frequenza si ottiene una mappa della conducibilità del terreno e una del gradiente magnetico. Applicazioni principali:
La sonda GVP è in grado di prelevare campioni di gas interstiziale dal suolo nella zona insatura. L’obiettivo principale è quello di campionare ed accertare la presenza di contaminanti organici volatili. ll sistema adottato è caratterizzato da:
Il campionamento manuale dei gas interstiziali avviene mediante l’infissione, con martello a percussione, di un’apposita punta finestrata; la punta viene infissa sino a profondità prestabilita mediante l’utilizzo di apposite aste cave, all’interno delle quali viene fatto passare una tubazione collegata direttamente alla punta. Una volta raggiunta la quota di campionamento, la punta viene scoperta per esporre la sezione finestrata protetta da apposito schermo retinato. Per effettuare una campagna di monitoraggio di lungo periodo è possibile installare direttamente delle punte a perdere con relativo tubo di campionamento. Al termine dell’installazione dell’impianto è possibile estrarre il gas interstiziale direttamente dal tubo posto in superficie mediante l’uso di apposite pompe elettriche o manuali. Il gas viene aspirato e campionato all’interno di apposite fiale a carbone o supporti analoghi che vengono consegnati direttamente al laboratorio d’analisi.
Con questi strumenti Materia3 opera nell'ambito dei monitoraggi delle contaminazioni negli acquiferi, restituendo in tempo reale valori di concentrazione per i parametri:
Ottimo SAPR per rilievi aerofotogrammetrici, generalmente utilizzato in combinazione con posizionamento a terra di un numero minimo di Ground Point Control (GCP) con GPS differenziale. Permette di posizionare ogni indagine e ogni rilevazione in una planimetria con ortofoto georiferita ad alta risoluzione.
SAPR perfetto per rilievi aerofotogrammetrici che richiedono lunga autonomia, utilizzabile anche in combinazione con posizionamento a terra di un numero minimo di Ground Point Control (GCP) con GPS differenziale. Grazie alla maggior durata delle batterie permette di rilevare are più vaste e ridurre i tempi di rilievo.